la nostra storia
Anni ‘60
Mia nonna Gianna andò con la sorella Agnese nel 1962 a Legnago (VR), ad imparare il mestiere di magliaie. Erano in campagna, in una cascina, dove le donne andavano a lavorare a macchina a maglia. Qualche anno dopo tornarono a Vermiglio (TN) e proseguirono con il lavoro. Mia nonna acquistò a rate le prime macchine e iniziò a fare maglie per gli abitanti di Vermiglio. In quegli anni erano tre le magliaie attive in paese. La zia Agnese invece produceva maglie per una ditta: la corriera passava il lunedì a portare un sacco di lana e ritirava la produzione della settimana precedente. La zia lo fece per una decina d’anni e poi cambiò lavoro.
Anni ‘80
Mia mamma nacque in mezzo a fili di lana e imparò da ragazza a lavorare sulle macchine.
Con un’amica, Carmen, alla fine degli anni ’80, aprirono un negozio a Dimaro, Val di Sole, per qualche anno. Poi si sposò, si dedicò alla famiglia ma non ha mai abbandonato il lavoro di magliaia. Iniziò un percorso di ricerca storica e ha imparato i processi di tintura e filatura della lana di pecora.
Ed ora eccoci qui, nuovo millennio…
2018
Io, Viola, decido di provare a mettermi in gioco con tutti quegli aghi ed imparare a usare quelle macchine che avevano la via segnata al “ferro vecchio”. Pian piano inizio ad appassionarmi e a dedicarci tanti sabati. Mia nonna e mia mamma mi insegnano il lavoro: la nonna a rimagliare e rifinire i capi, la mamma a preparare i pezzi sulle macchine. Conti, proporzioni, manualità e soprattutto pazienza sono tra gli ingredienti fondamentali. Nel 2020 mostriamo in qualche evento locale le nostre creazioni e le persone manifestano vero interesse verso questo vero artigianato italiano con materie prime naturali. Incoraggiate, filiamo la lana di Peio e introduciamo la nostra materia prima a km0. Il primo febbraio 2023 inizia l’attività imprenditoriale di “La Lana Lunatica”.